Quartett
da Le relazioni pericolose di de Laclos nuova versione italiana Agnese Grieco e Valter Malosti con Laura Marinoni, Valter Malosti regia Valter Malosti dramaturgia Agnese Grieco suono e live electronics G.u.p. Alcaro luci Francesco Dell’Elba scene Nicolas Bovey costumi Gianluca Falaschi assistente alla regia Elena Serra Fondazione del Teatro Stabile di Torino
In scena al Piccolo Teatro Grassi fino al 16 Febbraio
Costo: 33-18 € (occhio alle offerte online: ribasso fino a 12 €)
Color tip: intenditori
Questa sera non ho scelto lo spettacolo o il testo da andare a vedere, ma l'attrice. Laura Marinoni è indubbiamente la protagonista di questo lungo dialogo di coppia.
«Il poema d’amore di un uomo e una donna che si fanno a brandelli»Così lo definiscono i due attori protagonisti. Ed in effetti, più che un testo teatrale, sembra proprio un poema l'opera del famoso drammaturgo e poeta tedesco, secondo per importanza solo a Bertolt Brecht. Se tra il significato dei suoi versi ci si perde, la sonorità e le immagini assicurano la comprensione del dramma.
Testo esigente, che richiede uno sforzo di attenzione allo spettatore. Gli attori in scena sono due, ma ricoprono a turno più personaggi e più ruoli. L'amante tradito diventa il traditore, la donna si fa uomo e l'uomo viene violato nella sua femminilità. Un linguaggio contemporaneo, ma poetico, arricchito ed incastonato in un ambiente nobiliare.
Scenografia essenziale, ma stroboscopica, con un'acuta attenzione agli spazi ed ai colori. Una quarta parete individuata spazialmente e sonoramente, mentre il fondale di specchi non ci fa mai perdere di vista i movimenti degli attori.
Laura Marinoni e Valter Malosti sono due amanti alla resa dei conti. Non credono più all'amore, ma non vogliono rinunciarvici. Sono animali che si danno la caccia, si sbranano a vicenda e con la mano dell'altro si ricompongono. Vivono l'uno nella mente dell'altro, sono un po' dei fantasmi, dei ricordi, dei riepiloghi. Una sessualità ed una nobile volgarità che non provocano, non stupiscono e non divertono.
Cosa dice Franco?
"Non l'ho capito molto, faticavo a seguire il testo. Non è uno spettacolo che vi libera la mente. Se vi volete avventurare nella visione, bevetevi un caffè prima di entrare in teatro e procuratevi una versione del testo da leggere prima di andare a dormire! Spettacolo difficile, a meno che non siate degli intenditori!"
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